Notti bianche a San Pietroburgo

Palazzo di Caterina e Notti Bianche

L’estate: visitare San Pietroburgo tra Palazzi imperiali ammirando le Notti Bianche

L’estate a San Pietroburgo è un periodo incantevole. Se visiterete la città durante il periodo delle Notti Bianche imparerete a conoscere questo affascinante fenomeno e ad apprezzare le temperature confortevoli e non certo afose.

 

Se ne avrete il tempo e la possibilità, oltre all’Ermitage nel Palazzo d’Inverno che fu la residenza invernale degli imperatori russi, vi consigliamo di visitare anche le residenze estive degli Zar, come ad esempio Peterhof e il Palazzo di Caterina con i rispettivi parchi.

 

Nel periodo estivo, quindi, a San Pietroburgo avrete la possibilità di ammirare il famoso “sole di mezzanotte”, lo stesso fenomeno che centinaia di anni fa gli Zar russi ammiravano dalle loro tenute estive. Vi sentirete così anche voi un pochino imperatori, almeno per qualche ora, ammirando ad esempio la magnificenza del Palazzo di Caterina e della Camera d’Ambra di giorno e il chiarore notturno delle Notti Bianche la sera.

 

Se volete sapere di cosa si tratta esattamente, se siete curiosi e volete saperne di più, beh… allora continuate pure la lettura di questa pagina.

Il Palazzo di Caterina a Pushkin (Tsarskoye Selo)

Il Palazzo di Caterina

 

Il Palazzo di Caterina è situato nella cittadina russa chiamata oggi Pushkin e che si trova circa 25 chilometri a sud-est di San Pietroburgo.

 

La località di Pushkin e le relative residenze imperiali sono note anche con il nome russo Tsarskoye Selo, che in italiano significa “Villaggio dello Zar”.

 

Il Palazzo di Caterina è la ex-residenza estiva degli imperatori russi e risale al 1752. Inizialmente era destinata a Caterina I di Russia, la moglie preferita dell’Imperatore Pietro il Grande; ma dopo la sua morte subì notevoli cambiamenti secondo i gusti dei suoi padroni successivi.

 

La figlia di Pietro I e Caterina I, l’Imperatrice Elisabetta Petrovna, dopo la morte dei suoi genitori ordinò di ristrutturare tutto il Palazzo che lei riteneva fosse troppo modesto, creando una residenza sfarzosissima in stile barocco russo, con sale splendenti per la ricchezza di luce e la predominanza degli specchi e dei dettagli lignei ricoperti con vero oro in foglietti.

 

Proprio lei ordinò al suo architetto preferito, l’italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli, di creare la famosissima Camera d’Ambra o Sala d’Ambra: uno dei più grandi misteri del mondo dell’arte, sparita ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

 

La copia precisa della Camera d’Ambra, ricostruita con enormi finanziamenti del Governo russo e di quello tedesco, è stata riaperta al pubblico pochi anni fa, soltanto nel 2003 ed è oggi la più famosa attrattiva del palazzo, come potete leggere in dettaglio più avanti.

 

Dopo la morte di Elisabetta Petrovna, la padrona del Palazzo di Caterina diventò Caterina La Grande, la quale ordinò di cambiare parzialmente l’aspetto del Palazzo, creando Sale in stile classico, poiché in quell’epoca il barocco era già passato di moda.

 

In questo modo, il Palazzo di Caterina era l’unico Palazzo che veniva modificato e mutava di volta in volta secondo le mode e i diversi gusti nelle varie epoche, ma, nonostante i cambiamenti, il Palazzo di Caterina rimase sempre una delle residenze estive preferite dagli imperatori russi.

 

A testimonianza di questo fatto, cioè dell’importanza di questo Palazzo nella vita degli Zar, la storia delle infrastrutture russe ci fa notare che proprio nel 1837, per agevolare e rendere più comodi i trasferimenti degli Zar e della famiglia reale, fu costruito il primo tratto ferroviario della Russia, il quale collegava San Pietroburgo proprio alla località di Tsarskoye Selo dove si trova il Palazzo di Caterina.

 

Dopo la Rivoluzione del 1917, il Palazzo di Caterina fu nazionalizzato e più tardi vi fu aperto il museo, che esponeva al popolo sovietico i beni della famiglia imperiale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo di Caterina subì grandissimi danni, fu distrutto quasi completamente dai nazisti tedeschi e fu così che del Palazzo rimase soltanto lo scheletro.

 

Durante la visita al Palazzo di Caterina è possibile vedere le fotografie d’epoca che mostrano l’aspetto del Palazzo e delle Sale dopo l’occupazione dell’esercito tedesco ed è possibile così apprezzare con i propri occhi il gran lavoro che hanno fatto i restauratori russi. Questi, avendo a disposizione solo le fotografie degli anni trenta e alcuni frammenti originali, sono riusciti a ricostruire interamente il Palazzo di Caterina restituendolo a noi in tutto il suo antico splendore.

 

Le cupole del Palazzo di Caterina

La Camera d’Ambra nel Palazzo di Caterina

La cosiddetta “Camera d’Ambra” è il vero tesoro del Palazzo di Caterina a Tsarskoye Selo.

 

La Camera d'Ambra nel Palazzo di Caterina

 

Si tratta di una stanza, a suo tempo adibita a studio, le pareti della quale sono ricoperte con pannelli di mosaici d’ambra con sfumature diverse. La Camera d’Ambra fu realizzata, su incarico di Elisabetta Petrovna, dall’architetto italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli.

 

L’idea originale di creare una Sala decorata interamente con l’ambra appartiene alla coppia reale di Prussia, che però morì prima del termine dei lavori. Federico Guglielmo, il successore del re di Prussia, regalò i pannelli con i mosaici d’ambra a Pietro I di Russia nel 1716, in occasione della storica alleanza tra la Russia e la Prussia.

 

Solo nel 1746, durante il regno di Elisabetta, l’idea della Camera d’Ambra fu realizzata, dapprima nel Palazzo d’Inverno, e successivamente trasferita nel Palazzo di Caterina a Tsarskoye Selo, nel 1755, dove rimase per quasi 200 anni, fino alla Seconda Guerra Mondiale.

 

Nel 1941 Tsarskoye Selo fu occupata dai nazisti e la Camera d’Ambra fu trasportata dai tedeschi a Konigsberg (oggi la città si chiama Kaliningrado e appartiene alla Russia) dove rimase fino all’entrata dell’Armata Rossa nella città nel 1944. Da quel momento le tracce della Camera d’Ambra si sono perse.

 

Esistono diverse versioni e ipotesi riguardo alla sua fine, ma la verità probabilmente non si saprà mai.

 

Nel 1979 il Governo sovietico prese la decisione di ricreare la Camera d’Ambra sul modello originale. Il progetto è stato realizzato e la Camera d’Ambra è stata aperta al pubblico nel 2003, in occasione del trecentesimo anniversario della fondazione della città di San Pietroburgo. Per portare a termine i lavori di ricostruzione e restauro furono necessari in totale: 24 anni di lavoro, 11 milioni di dollari e 6 tonnellate d’ambra.

 

La Camera d’Ambra oggi ha di nuovo l’aspetto originale del capolavoro creato da Rastrelli.

 

La Camera d'Ambra nel Palazzo di Caterina - San Pietroburgo

 

La Sala situata nel Palazzo di Caterina, con una superficie di 96 metri quadrati, era molto più grande dello studio precedente allestito nel Palazzo d’Inverno, perciò Rastrelli collocò i pannelli con i mosaici d’ambra simmetricamente su sole tre pareti, dividendoli con le lesene a specchio e con una decorazione dorata su legno intagliato. Nelle parti dove l’ambra mancava, alcuni frammenti delle pareti furono ricoperti con una tela dipinta con colori ed effetti che simulavano l’ambra originale.

 

Tenendo presente che l’ambra era un materiale molto fragile, fu nominato un ispettore speciale per fare piccoli lavori di restauro.

 

Elisabetta, successivamente, ordinò di eseguire pannelli aggiuntivi con reali mosaici d’ambra, per sostituire le tele dipinte con i colori dell’ambra, e in quattro pannelli furono installati quadri di mosaico fiorentino creati con pietre dure. Questi mosaici rappresentano l’allegoria dei cinque sensi umani: vista, gusto, udito, tatto e olfatto. Intorno al 1770 la Camera d’Ambra prese così la sua forma definitiva.

 

Ogni anno aumenta il numero di turisti che vogliono vedere questa, che alcuni chiamano pomposamente “ottava meraviglia del mondo”. Per vederla con calma, evitando la folla, è ovviamente meglio arrivare nella bassa stagione, da ottobre ad aprile. In estate c’è sempre confusione, ma vale la pena di sopportare questa “fatica” perché nessuno rimane indifferente al fascino unico e particolare della famosa Camera d’Ambra.

Le Notti Bianche a San Pietroburgo

Carnevale a San Pietroburgo

 

San Pietroburgo è bella in tutte le stagioni, anche in pieno inverno quando l’atmosfera data dalla neve la rende così particolare e incantevole, ma il periodo in assoluto più popolare tra i turisti è proprio quello delle cosiddette Notti Bianche, quando il sole tramonta solo per pochissimo tempo e praticamente non cala mai il buio sulla città.

 

Dal punto di vista della scienza astronomica, l’evento conosciuto come “Notti Bianche” si spiega facilmente con la posizione della città che si trova a una “latitudine nord” molto alta: 59,94 N.

 

Il periodo inizia solitamente tra il 25 e il 26 maggio quando il sole si abbassa solo di pochi gradi sotto la linea dell’orizzonte e, per questo motivo, il crepuscolo della sera praticamente si fonde con l’alba mattutina. Il giorno più lungo è tra il 21 e il 22 giugno, dopodiché la lunghezza delle giornate comincia a diminuire e le notti bianche terminano, convenzionalmente, intorno al 16 o 17 luglio.

 

Quello delle notti bianche, in quanto fenomeno astronomico e geografico, si può osservare in moltissime altre città nordiche, ma soltanto San Pietroburgo gode a pieno titolo del soprannome: “la città delle notti bianche”. Questo perché, prima di tutto, è la città del mondo in assoluto più a nord tra quelle che contano una popolazione superiore al milione di abitanti.

 

E’ anche l’unica a fregiarsi di tale titolo grazie alla bellezza dell’architettura, dei monumenti, dei parchi, dei ponti, dei fiumi e dei canali, ma anche grazie alla poesia di Alessandro Pushkin e al romanzo romantico di Fedor Dostoevsky proprio dal titolo “Notti bianche”.

 

Molti stranieri, tra cui anche gli italiani, i quali spesso sono abituati a dormire al buio completo, possono avere qualche problema ad addormentarsi. Ciò può accadere perché le finestre, qui, non hanno le tapparelle e la luce naturale, che filtra dai vetri, può dar fastidio a qualcuno, considerando che il cielo rimane chiaro fino all’una o alle due di notte e già alle 4 o alle 5 di mattina il sole sorge nuovamente.

 

Ma questo piccolo inconveniente non è nulla se confrontato con la soddisfazione e il piacere di poter fare una bella passeggiata lungo il Nevsky Prospect oppure sui lungofiumi nella notte illuminata, mentre la città è così viva e si possono sentire tante lingue diverse, parlate in giro per le strade.

 

E’ questo il periodo in cui San Pietroburgo “non dorme mai”, condizionata com’è dalle sue Notti Bianche: un fenomeno straordinario e misterioso per la maggior parte della gente che non le abbia mai sperimentate in prima persona.

 

San Pietroburgo e il sole che non tramonta mai

 

Proprio per questo, così tanti turisti arrivano a San Pietroburgo in questo periodo, ma pochi dormono, perché piuttosto preferiscono passeggiare per le strade sia di giorno, sia di notte, godendo sempre a pieno della città, dove molti ristoranti, caffè e locali rimangono aperti.

 

Anche in piena notte, infatti, tutti i lungofiumi sono pieni di gente, che viene ad ammirare il fatidico momento dell’apertura dei ponti sul fiume Neva, dopodiché è possibile osservare il vero e proprio “traffico impressionante” delle barche e dei traghetti che affollano le sue acque.

 

Nel periodo delle notti bianche, a San Pietroburgo, si tengono inoltre vari festival, concerti e feste.

 

Il 27 maggio, ad esempio, cade l’anniversario della città e nelle strade si organizzano festeggiamenti e si tiene una sorta di sfilata di carnevale lungo il Nevsky Prospect a cui partecipano, con proprie “delegazioni” e piccoli “carri”, i diversi quartieri cittadini. C’è da dire, comunque, che a livello tecnico e di impatto visivo si tratta di qualcosa di estremamente semplice e basilare, soprattutto se paragonato con le centenarie tradizioni legate alle sfilate carnevalesche delle numerose città, che in Italia, sono famose ognuna per il proprio caratteristico Carnevale.

 

Durante le notti bianche, peraltro, arrivano da tutto il mondo a San Pietroburgo anche tanti musicisti e artisti famosi. Si organizzano importanti concerti all’aperto, a volte anche con la possibilità per il pubblico di assistervi gratuitamente. Tra questi si possono ricordare i concerti nella Piazza del Palazzo di Andrea Bocelli nel 2006, degli Scorpions nel 2007 e di Sting nel 2011.

 

Un ultimo consiglio, se vi troverete a vivere le notti bianche di San Pietroburgo, tenete spesso d’occhio il vostro orologio, perché altrimenti non capirete mai che ore sono davvero se sperate di regolarvi “a occhio”, soltanto sulla base del sorgere e del tramontare del sole.

La storia e i festeggiamenti delle ‘Vele Scarlatte’

Festa vele scarlatte San Pietroburgo

 

Ormai ogni anno, nella seconda metà di giugno, si tiene a San Pietroburgo un’entusiasmante festa chiamata “Alye Parusa”, che in italiano significa “Vele Scarlatte”.

 

Il nome di questa festa deriva, appunto, dal titolo del libro “Vele scarlatte” dello scrittore russo-sovietico Aleksandr Grin, vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

 

La storia narrata nel libro vede protagonista una piccola ragazza povera di nome Assol, la quale viveva con suo padre, un ex-marinaio in pensione, che ormai costruiva giocattoli per poter sopravvivere.

 

Un giorno Assol incontrò un uomo anziano, il quale, rimasto impressionato dalla povera vita della ragazzina, le predisse che un giorno un principe sarebbe venuto a prenderla con una bella nave dalle vele rosso-scarlatte.

 

Assol gli credette fin dal primo istante, ma tutte le persone del suo paese la prendevano in giro per questo. Un giorno, dopo molti anni, vi fu un capitano, che si innamorò di lei e venne a sapere di questo vecchio episodio. A quel punto, il capitano comprò moltissima stoffa per cambiare le vele della propria nave e arrivò così innanzi ad Assol per realizzare anche simbolicamente il suo sogno e renderla felice.

 

La morale di questo racconto simbolico è che ogni persona, durante la vita, credendo fermamente nei propri obiettivi e nei propri sogni, può costruire da sé la propria felicità.

 

Per questo, ogni anno, a San Pietroburgo alla fine dei festeggiamenti per la fine dell’anno scolastico, solcando le acque del fiume Neva, arriva davanti all’Ermitage, alla Fortezza e a tutto il pubblico incantato da eccezionali fuochi artificiali, proprio l’antico veliero di Assol con le sue maestose vele scarlatte. Il simbolo della realizzazione di tutti i desideri, l’augurio per tutti gli studenti, i quali, dopo gli esami di maturità, si affacciano alla vita.

 

La prima edizione della festa delle “Vele Scarlatte” risale agli anni ’60 del secolo scorso e nacque, anche allora, come festa dedicata agli studenti che finivano la scuola superiore, quindi, dopo la fine degli esami di maturità, nella seconda metà di giugno.

 

Purtroppo, negli anni ’90, subito dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, San Pietroburgo attraversò tempi difficili e soltanto nel 2005 è stata data nuova vita a questa tradizione, la quale è ormai diventata un evento di livello internazionale. Oggi, infatti, migliaia di turisti arrivano appositamente a San Pietroburgo in occasione di questo show e altri milioni, in Russia, lo guardano attraverso la televisione.

 

Sia i san pietroburghesi, sia gli ospiti della città affollano i lungofiumi con ore di anticipo per conquistare i posti migliori dai quali assistere allo spettacolo dei fuochi artificiali, che inizia intorno alle 2.00 di notte, quando il cielo diventa finalmente meno chiaro e il suo sfondo permette di poter distinguere i fuochi.

 

Notti bianche a San Pietroburgo

 

Agli studenti che hanno appena passato gli esami di maturità viene riservata la piazza, dove si tiene un concerto, e un intero settore del lungofiume per permettere loro di vedere i fuochi. Se non ci si vuole immergere nella confusione della folla per assistere dal vivo, in ogni caso, esiste sempre la possibilità di godere comodamente dello spettacolo attraverso la diretta televisiva.

 

Lo show delle “Vele Scarlatte”, comunque, non si svolge soltanto in cielo, ma coinvolge anche giochi di luce da terra e un’intera orchestra che suona dal vivo la musica di accompagnamento. In un’edizione di qualche anno fa si sono visti perfino lanci notturni di paracadutisti e moto d’acqua con fiaccole.

Le manifestazioni e i Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo

Balletto Teatro Mariinsky

 

La città di San Pietroburgo vanta una ricca vita culturale e, a questo proposito, merita sicuramente una segnalazione il “Festival delle Notti Bianche”, che si celebra in estate. Senza contare, poi, gli innumerevoli spettacoli teatrali di grande livello, i balletti e i concerti.

 

Il “Festival delle Notti Bianche” di San Pietroburgo è  un evento internazionale della cultura musicale. Partecipano sia artisti rinomati come Kevin Costner, gli Europe, Falco, Woody Allen e molti altri, sia esecutori e cantanti giovani. Il primo Festival è stato nel 1992 ed è subito diventato uno degli eventi più grandi nella vita musicale, che ha dato idea al pubblico dell’Europa occidentale che cosa fosse lo show-business russo alla fine del XX secolo.

 

Il Festival delle Notti Bianche di San Pietroburgo è riconosciuto anche dalla “FIDOF”, la Federazione Internazionale delle Organizzazioni dei Festival, la quale, con il patrocinio dell'UNESCO, supporta spesso anche manifestazioni  di livello mondiale a carattere benefico.

 

Ogni persona che visita la San Pietroburgo nel periodo delle notti bianche può trovare ciò che più corrisponde ai propri gusti ed esigenze. Siete appassionati dello sport? Ecco allora per voi la maratona! XXIII Maratona internazionale “Notti Bianche”  prevista a San Pietroburgo il 1 luglio 2012.

 

Maratona a San Pietroburgo

 

Se siete patiti del teatro e del balletto, allora il festival internazionale del balletto e dell’opera fa per voi: “Le stelle delle notti bianche”, questo è il suo nome, si terrà, quest’anno, dal 25 maggio 2012  al 15 luglio 2012 e soddisferà anche i gusti più raffinati! Ogni giorno si terranno spettacoli di balletto e di opera proprio sul palcoscenico principale del Teatro Mariinsky, il teatro cittadino di balletto dalla fama mondiale.

 

Questo festival fu concepito da Valery Gergiev, il direttore generale e artistico del Teatro Mariinsky, nel 1993. Fin dall’inizio il Festival fu dedicato ai capolavori della musica mondiale e caratterizzato da brani storici ma raramente eseguiti oppure immeritatamente dimenticati.

 

Anche gli artisti più affermati considerano l’invito partecipare al Festival “Le stelle delle notti bianche” come un grande onore. Ogni anno il programma del Festival comprende balletti, grandi opere sinfoniche, capolavori di musica da camera e prime sempre nuove.

 

Il nome del Festival, “Le stelle delle notti bianche”, è ispirato proprio dal periodo estivo, quando a San Pietroburgo il sole tramonta per breve tempo e le notti bianche contribuiscono a dare al festival un’atmosfera speciale, poiché, quando il pubblico esce dallo storico teatro, dopo lo spettacolo vi è ancora luce nel cielo. Accade così che gli spettatori comincino a passeggiare nelle vie del centro storico rimanendo influenzati dallo spettacolo teatrale appena visto e percepiscono, per questo, in maniera ancor più forte l’atmosfera della città.

 

Gli ospiti di San Pietroburgo, che hanno intenzione di visitare la città durante il periodo delle Notti Bianche, devono sapere che si tratta del periodo più popolare e di alta stagione, paragonabile a ciò che rappresenta in Italia il periodo di Ferragosto. Per questo motivo, può essere un problema prenotare un albergo, un spettacolo o un’escursione “last minute”. E’ sempre meglio preoccuparsene con sufficiente anticipo per approfittare delle migliori opportunità.

L’apertura dei ponti sulla Neva a San Pietroburgo

Apertura ponti a San Pietroburgo

 

Il periodo delle notti bianche, ma in realtà tutto il periodo estivo, coincide anche con il periodo della navigazione e i motoscafi, le barche e le motonavi animano le arterie acquatiche di San Pietroburgo.

 

Un giro in barca diventa così un’esperienza divertente e sorprendente, poiché ci si rende conto di come, in pochi metri, cambi completamente la prospettiva e si possa ammirare la città da un punto di vista completamente diverso.

 

Quando, poi, durante la notte, i ponti e i palazzi vengono sapientemente illuminati, dando risalto alle architetture, San Pietroburgo acquista un aspetto ancora diverso e un’atmosfera particolarmente romantica.

 

Chi ha la possibilità di navigare sul fiume Neva dopo l’una di notte, ammirerà lo spettacolo rituale, famoso nel mondo, che attira sempre residenti e turisti: l’apertura degli enormi ponti levatoi nel centro di San Pietroburgo, che attraversano la Neva.

 

Tutti i ponti hanno una propria e particolare architettura che li distingue e sono illuminati in modo suggestivo. Anche questo contribuisce in modo determinante al loro fascino nel momento dell’apertura notturna, che moltissimi turisti ammirano dai marciapiedi del lungofiume, mentre altri lo fanno a bordo delle barche che ci passano proprio sotto.

 

I ponti vengono alzati ogni notte per diverse ore al fine di permettere, alle enormi navi da carico, il passaggio “da e per” il Golfo di Finlandia, con il fine primario di risalire il fiume verso l’entroterra russo, portando a bordo le proprie merci e materiali.

 

I ponti si aprono soltanto di notte per non intralciare lo scorrimento del traffico durante il giorno e rimangono aperti fino alla mattina. Questo significa che bisogna sempre prestare attenzione da quale lato della città ci si trova e da quale lato si trova il proprio alloggio per evitare di rimanere spiacevolmente bloccati dalla parte sbagliata.

 

Questo piccolo “evento quotidiano” è capace sempre di emozionare persone di ogni età rimanendo nella memoria di ognuno.  

 

Qui potete trovare gli orari dell’apertura dei ponti per potervi regolare, ma ovviamente è sempre meglio controllare poi sul posto gli orari stessi, poiché può succedere che vi siano variazioni della programmazione.

 

Nome del ponte

Orario apertura

Orario chiusura

Volodarskiy

2.00-3.45

4.15-5.45

Alexandra Nevskogo

1.30

5.05

Liteiny

1.50

4.40

Troitskiy

1.50

4.50

Dvortsovy

1.35-2.55

3.15-2.50

Blagoveshchensky

1.40

4.55

Birzhevoy

2.10

4.50

Tuchkov

2.10-3.05

3.35-4.45

Sampsoniyevskiy

2.10-2.45

3.20-4.25

Grenaderskiy

2.45-3.45

4.20-4.50

Kantemirovskiy

2.45-3.45

4.20-4.50

 

La ‘Venezia del Nord’ e il sole che non tramonta mai

Notti bianche a San Pietroburgo

   

La città, che oggi conoscete come “San Pietroburgo” e che prima di Mosca fu la capitale della Russia, non ha sempre avuto questo nome. Dal 1914 fino al 1924 fu chiamata “Pietrogrado” e dal 1924 fino al referendum del 1991 fu ribattezzata “Leningrado”.

 

Già dal 1990, l’UNESCO ha inserito il centro storico di San Pietroburgo e i relativi gruppi di monumenti, che vi si trovano, nella lista dei luoghi dichiarati ufficialmente come “Patrimoni Mondiali dell’Umanità”.

 

Nonostante questo riconoscimento diretto, troverete sempre qualche fonte la quale attribuisce a San Pietroburgo, che rimane il porto principale della Russia e un importante centro culturale, l’appellativo di “Parigi dell’Est” oppure anche “Venezia del Nord”, per via dei numerosi fiumi e canali che la attraversano.

 

“Venezia del Nord”, in realtà, è un nomignolo abbinato comunemente a diverse città per la loro somiglianza geografica o strutturale, tra cui ad esempio anche Amsterdam, Bruges, Stoccolma e  perfino la piccola Giethoorn.

 

Sicuramente, tra tutte, San Pietroburgo è la città più grande e più a nord, ma soprattutto, forse, è quella architettonicamente più simile a Venezia, considerando che proprio qui lavorarono numerosi e importanti architetti italiani, i quali diedero un’impronta inconfondibile dello stile italiano durante la creazione della città stessa.

 

Ovviamente basta guardare, oggi, le grandi strade di San Pietroburgo per capire subito quanto in realtà essa sia diversissima rispetto a Venezia, ma se si osservano gli angoli e i particolari, si possono scorgere molte somiglianze. A questo proposito, nelle principali librerie cittadine, si può trovare un bel libro composto unicamente di fotografie d’autore dedicate a questo tema.

 

In ogni pagina sono affiancate una foto scattata a San Pietroburgo e un’altra foto scattata a Venezia. E’ impressionante quanto siano affini i particolari architettonici raffigurati e riproposti in quel libro. Ma se la visiterete davvero, probabilmente, vi accorgerete che San Pietroburgo è San Pietroburgo. Non ha bisogno di paragoni per rimanere piacevolmente nella memoria di chi la visita.

 

San Pietroburgo - Venezia del Nord

 

Le sue favolose notti bianche, ad esempio, affascinano tutti gli innamorati con la loro atmosfera romantica. Nelle strade si possono vedere tantissime coppie camminare mano nella mano o abbracciarsi. Quest’atmosfera d’estate, non ha nulla da invidiare a Parigi e così anche San Pietroburgo diventa, ogni anno, almeno per una stagione, a pieno titolo la città degli innamorati.

 

La prima conseguenza di tutto ciò, sono gli innumerevoli matrimoni che vengono celebrati quotidianamente a San Pietroburgo soprattutto in quel periodo dell’anno. Se visiterete il centro di San Pietroburgo avrete occasione di incontrare tanti neo-sposi felici che fanno le consuete foto ricordo in tutti i luoghi tradizionali: vicino ai monumenti, ai fiumi e nei parchi del centro storico.

 

Questa inaspettata e insolita atmosfera di felicità, gioia e amore, che tutte quelle coppie appena sposate esprimono, non lascia indifferente proprio nessuno!

 

Succede così, presto e tardi, che chi visita San Pietroburgo, in particolare durante il periodo delle Notti Bianche rischia davvero di rimanere innamorato di questa città per sempre!

 

 

Numero Verde

     

   

 

  

 

 

 

 

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